venerdì, febbraio 19, 2010

sympathy for the devil

In questi giorni ho ascoltato con piacere il disco The Jeffrey Lee Pierce Project We Are Only Riders, un tributo a J.L. Pierce leader dei Gun Club. Il progetto è indubbiamente interessante, perché al contrario dei soliti tributi, dove vengono riproposte versioni più o meno valide di canzoni conosciute, in questo caso vengono presentate composizioni inedite, recuperate da demo registrati dallo stesso Pierce, rese purtroppo impubblicabili dalla scarsa qualità (una canzone è stata editata ed è Lucky Jim).
Bello, ma dove è il blues dei Gun Club? Dove è il “Sympathy for the Devil”?
Verso la fine degli anni sessanta, quando gli afroamericani, abbandonarono il blues, e si lanciarono verso ritmi più liberatori come soul o funky (senza dimenticare che già da una ventina di anni, con il jazz avevano rivoluzionato la musica americana, ma questa è un'altra storia...) del blues se ne impossessarono i bianchi, e nel giro di pochi anni lo trasformarono in quello che ora chiamiamo rock, mentre dove mantennero le strutture del blues più classico, fecero un’opera di ripulitura, via la ruvidezza del canto stentoreo, depurazione delle strumentazioni ecc….rendendo il blues praticamente musica pop.
All’inizio degli anni ottanta Pierce e i suoi Gun Club, nella loro genialità folle e drogata, riportarono il blues alle “origini”, traghettando il punk nel delta del Mississippi, dando una potenza elettrica a Robert Johnson, restituendo al demonio la sua musica.
Sicuramente We are Only Riders è un buon disco, ma se volete sentire i Gun Club, dovete ascoltare i Gun Club e Fire Of Love vi metterà in diretto contatto con il diavolo.
Lo Zio Fonta
l'artwork sopra è di Sarah Carrier

2 commenti:

SigurRos82 ha detto...

Fire of love, Miami, The Las Vegas Story...maremma che dischi :))

Comunque trovo questo album molto pregevole, sia negli intenti un po' diversi dallo standard dei dischi tributo, sia nell'effettiva realizzazione/interpretazioni.

Ciao!

Lo Zio Fonta ha detto...

Devo concordare , l'album è veramente buono, e come giustamente dici , è sicuramente un disco di tributo differente dai soliti, dove ci si limita a riproporre cover non troppo originali ( adoro i brani di Debby Herry , una mia passione di sciovinismo maschilista giovanile), in ogni caso dopo aver sentito questo disco mi è venuta una voglia pazza di sentire , i Gun Club originali
Ciao
P.S. ho impiegato un pò di tempo a rispondere, perchè nella mia demenza senile mi ero scordato la pass dell' account